"Il Palio della Gioventù"
La più importante manifestazione dell’anno.
Il palio di Siena mette in competizione le contrade della città, il Villaggio, all’inizio, metteva in competizione le sei Corporazioni legate al Centro di Addestramento Professionale.
A questo proposito, il primo successore di Don Antonio, il Professore Alfonso Raffaelli, l’8 luglio 1956, festa conclusiva del IV Palio della gioventù, scriveva: “Il Palio della Gioventù torna a riassumere in lieta sintesi la vibrante vitalità della nostra Repubblica con tutte le sue attività sociali, culturali, professionali, sportive.
Tutti i Cittadini vi partecipano attivamente, tutti l’hanno preparato con giovanile entusiasmo. Essi sanno che la festa del Palio è il coronamento di un anno di sforzi realizzati, di ostacoli superati, di progressi raggiunti verso la meta: diventare uomini!
Uomo è chi sa fare retto uso della sua libertà. Usa bene della sua libertà solo chi, vincendo il proprio egoismo, domando istinti e passioni e dirigendoli verso nobili mete, sa in ogni momento compiere quello che egli deve, non per costrizione esterna, ma per decisione propria, con pieno senso di responsabilità.
Gli sforzi compiuti nello studio, nel lavoro, nelle competizioni sportive ed in ogni altra attività, sotto lo sguardo di Dio e nella fiducia di essere da Lui aiutati in tempo opportuno, tendono a questa meta.”
Dagli anni 2000, con la nuova configurazione dei “Gruppi Appartamento”, la competizione del Palio avviene appunto tra le quattro “Case”.
La riduzione del numero dei Ragazzi – dovuta alle presenti normative – non ha penalizzato la festa del Palio, anzi ha favorito una interessante e feconda apertura al territorio.
